
Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza ha previsto l’obbligo per gli imprenditori, organizzati in forma societaria o collettiva, di adottare un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile.
Alla base dell’obbligo di predisporre adeguati assetti organizzativi c’è la volontà:
- di prevenire e scongiurare la crisi d’impresa;
- di salvaguardare nel tempo la continuità aziendale di un’impresa non in crisi.
L’adempimento del nuovo obbligo introdotto si colloca più sul piano della gestione societaria – che richiede l’assunzione di continue scelte strategiche – che su quello della semplice prevenzione della crisi.
L’adozione di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, infatti, permette all’imprenditore non solo di rilevare in maniera tempestiva i segnali di crisi ma anche di garantire l’esercizio dell’attività di impresa in condizione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario.
Più tali assetti saranno adeguati, più l’imprenditore sarà in grado di compiere scelte strategiche e fondamentali per irrobustire la struttura d’impresa.
I suddetti vantaggi, in termini di gestione intelligente dell’attività di impresa, sono rivolti, non solo alle imprese di maggiori dimensioni, ma anche e soprattutto alle PMI.
Per quest’ultime, in particolare, l’adozione di adeguati assetti organizzativi e amministrativi determina degli immediati vantaggi in termini di capacità di accesso al credito, con la conseguente maggiore competitività che ciò determina.
Gli imprenditori sono quindi chiamati a prendere parte ad una piccola quanto fondamentale rivoluzione culturale in termini di gestione e amministrazione delle loro imprese.
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Avvocato Nicolò Vella
Da anni al fianco degli imprenditori per migliorare la loro performance fiscale